Il Manifesto, con un articolo nella sezione Economia del suo sito a firma di Maurizio Pagliassotti, racconta l'iniziativa della petizione al Comune di Torino per richiedere la pubblicizzzione dei documenti sui derivati. E parla dell'enorme problema che rappresenta per la città e i cittadini il debito contratto con alcuni istituti bancari, che drena risorse destsinate invece ai servizi pubblici. Questo l'incipit:
"Affrontare il nodo dei nodi: il dominio del debito sulle comunità. Questo l’obbiettivo della raccolta firme, oltre seicento, promossa da Assemblea21 – un consesso di cittadini e comitati riunitisi per contrastare le politiche della “nuova” amministrazione – che sono state consegnate e validate dal Comune di Torino nel mese di ottobre.
Quali sono le dimensioni totali del debito torinese? Circa 3 miliardi
di euro, la metà dei quali collegati a mutui finanziari e derivati
stipulati direttamente dal comune di Torino. Il debito delle partecipate
ha una composizione complessa, ma che esso nasconda qualcosa di poco
chiaro è dimostrato dalle diverse inchieste da parte di magistratura ed
enti competenti su due delle partecipate principali, IREN e GTT, per
questioni inerenti al bilancio.
Assemblea21 ha promosso un petizione sui derivati, al fine di
rendere pubblici i contratti dei mutui finanziari e dei derivati ad essi
collegati stipulati dal comune di Torino.
Il primo passo di un cammino che sarà complesso dato che spesso tali
contratti hanno clausole e/o vincoli di segretezza voluti dagli istituti
di credito"
Il resto e' leggibile direttamente dal sito del quotidiano a questo indirizzo:
https://ilmanifesto.it/torino-un-audit-pubblico-sul-debito-da-tre-miliardi-di-euro/
Nessun commento:
Posta un commento